Ministero dell'Interno, 200 posti per l'accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia

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Concorso pubblico, per titoli ed esami, a duecento posti per l'accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia (GU n.91 del 19-11-2019)

Scheda

Occupazione
Località
Posti
200
Scadenza
Scaduto
Tipo

Bando e allegati


Art. 1



Posti messi a concorso


1. E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami,
a duecento posti per l'accesso alla qualifica iniziale della carriera
prefettizia. Le Prefetture - Uffici territoriali del Governo di prima
assegnazione verranno individuate in relazione ai posti di funzione
che saranno disponibili alla conclusione del corso di formazione
iniziale previsto dall'art. 5 del decreto legislativo 19 maggio 2000,
n. 139
.
2. Ai sensi dell'art. 4, comma 4, del decreto legislativo 19
maggio 2000
, n. 139
, il dieci per cento dei posti e' riservato ai
dipendenti dell'Amministrazione civile dell'interno inquadrati
nell'Area funzionale terza (ex area funzionale C), in possesso di una
delle lauree indicate al successivo art. 2, comma 1, lettera g), del
presente bando e con almeno due anni di effettivo servizio in
posizione funzionale per il cui accesso e' richiesto il possesso di
uno dei titoli di studio specificati nel medesimo art. 2, comma 1,
lettera g). I posti riservati che non dovessero essere coperti
saranno conferiti ad altri candidati secondo l'ordine della
graduatoria.
3. A conclusione della procedura concorsuale potra' essere
richiesto ai vincitori del concorso, prima dell'immissione degli
stessi nei ruoli dell'Amministrazione civile dell'interno, e agli
idonei non utilmente collocati in graduatoria di prestare il proprio
consenso ad essere presi in considerazione ai fini di un eventuale
impiego presso gli organismi di informazione e sicurezza di cui alla
legge 3 agosto 2007, n. 124 e alla verifica del possesso dei
requisiti a tal fine previsti.
Art. 2



Requisiti per l'ammissione


1. Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:


  • a) cittadinanza italiana;

  • b) eta' non superiore a 35 anni. Il limite di eta' e' da
    intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compimento
    del trentacinquesimo anno di eta'.

Tale limite di eta' e' elevato:


  • di un anno per i coniugati;

  • di un anno per ogni figlio vivente;

  • di cinque anni per gli appartenenti alle categorie elencate
    nella legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il diritto al
    lavoro dei disabili»;

  • di un periodo pari all'effettivo servizio prestato, comunque
    non superiore a tre anni, per i cittadini che hanno prestato servizio
    militare.

Il limite massimo non puo' comunque superare, anche in caso di
cumulo di benefici, i quaranta anni di eta'. Tale limite non si
applica ai candidati dipendenti civili di ruolo della pubblica
amministrazione, agli ufficiali e sottufficiali dell'Esercito, della
Marina o dell'Aeronautica cessati d'autorita' o a domanda; agli
ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati, carabinieri e
finanzieri in servizio permanente dell'Arma dei Carabinieri e del
Corpo della guardia di finanza, nonche' alle corrispondenti
qualifiche negli altri corpi di polizia. Nei confronti di tale
personale opera la disposizione di cui all'art. 3, comma 6, della
legge 15 maggio 1997, n. 127;


  • c) possesso delle qualita' morali e di condotta di cui all'art.
    26 della legge 1° febbraio 1989, n. 53;

  • d) godimento dei diritti civili e politici;

  • e) idoneita' fisica all'impiego. A tal fine l'Amministrazione
    puo' sottoporre a visita medica i vincitori in qualsiasi momento;

  • f) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;

  • g) possesso di uno dei seguenti titoli di studio:

    • laurea magistrale conseguita presso un'universita' o presso
      altro istituto di istruzione universitaria equiparato appartenente ad
      una delle seguenti classi di cui ai decreti del Ministro
      dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 25 novembre 2005 e
      16 marzo 2007: LMG/01 giurisprudenza, LM-62 scienze della politica,
      LM-52 relazioni internazionali, LM-63 scienze delle pubbliche
      amministrazioni, LM-56 scienze dell'economia, LM-77 scienze
      economico-aziendali, LM-88 sociologia e ricerca sociale, LM-87
      servizio sociale e politiche sociali, LM-90 studi europei, LM-84
      scienze storiche ovvero laurea specialistica conseguita presso
      un'universita' o presso altro istituto di istruzione universitaria
      equiparato, appartenente ad una delle seguenti classi di cui al
      decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e
      tecnologica 28 novembre 2000: 22/S giurisprudenza, 102/S teoria e
      tecniche della normazione e dell'informazione giuridica, 70/S scienze
      della politica, 60/S relazioni internazionali, 71/S scienze delle
      pubbliche amministrazioni, 64/S scienze dell'economia, 84/S scienze
      economico-aziendali, 89/S sociologia, 57/S programmazione e gestione
      delle politiche e dei servizi sociali, 94/S storia contemporanea,
      99/S studi europei. Sono, altresi', ammessi i diplomi di laurea in
      giurisprudenza, scienze politiche, scienze dell'amministrazione,
      economia e commercio, economia politica, economia delle
      amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali,
      sociologia, storia, nonche' altre lauree equipollenti rilasciate da
      universita' o istituti di istruzione universitaria equiparati secondo
      l'ordinamento didattico vigente prima del suo adeguamento previsto
      dall'art. 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127.


2. I titoli di studio conseguiti presso universita' o istituti di
istruzione universitaria e/o superiore esteri sono considerati validi
se sono stati riconosciuti dagli atenei competenti con apposito
provvedimento ai sensi della legge 11 luglio 2002, n. 148, o
riconosciuti equivalenti ai sensi dell'art. 38 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165
, e del decreto del Presidente della
Repubblica 30 luglio 2009, n. 189
. Sono ammessi con riserva i
candidati che posseggano i titoli esteri per i quali, entro il
termine ultimo di presentazione della domanda di partecipazione al
bando, sia stata presentata istanza di equivalenza presso la
Presidenza del Consiglio dei ministri. Il modulo per le richieste di
equivalenza del titolo di studio estero puo' essere scaricato
accedendo all'indirizzo internet
http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/dipartimento/22-02-2016/m
odulo-la-richiesta-dellequivalenza-del-titolo-di-studio-stranieri.
Sara' cura del candidato specificare nella domanda di partecipazione
gli estremi del provvedimento di riconoscimento accademico del titolo
di studio, conseguito presso universita' o istituti di istruzione
universitari esteri, ottenuto presso un ateneo italiano o, in assenza
del predetto riconoscimento, la data di presentazione dell'istanza di
equivalenza del medesimo titolo alla Presidenza del Consiglio dei
ministri.


3. Non sono ammessi al concorso coloro che sono esclusi
dall'elettorato politico attivo, coloro che siano stati destituiti o
dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per
persistente insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati
decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127, comma 1,
lettera d), del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo Statuto
degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3
, o licenziati per
motivi disciplinari ai sensi delle corrispondenti disposizioni dei
contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale dei
vari comparti o dalle disposizioni normative disciplinanti la
materia.


4. I requisiti richiesti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di
ammissione al concorso.

Requisiti e titoli di studio

a) cittadinanza italiana;
b) età non superiore a 35 anni.
g) possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea magistrale conseguita presso un’università o presso altro istituto di istruzione universitaria equiparato appartenente ad una delle seguenti classi di cui ai decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 25 novembre 2005 e 16 marzo 2007: LMG/01 giurisprudenza, LM-62 scienze della politica, LM-52 relazioni internazionali, LM-63 scienze delle pubbliche amministrazioni, LM-56 scienze dell’economia, LM-77 scienze economico-aziendali, LM-88 sociologia e ricerca sociale, LM-87 servizio sociale e politiche sociali, LM-90 studi europei, LM-84 scienze storiche ovvero laurea specialistica conseguita presso un’università o presso altro istituto di istruzione universitaria equiparato, appartenente ad una delle seguenti classi di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 28 novembre 2000: 22/S giurisprudenza, 102/S teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, 70/S scienze della politica, 60/S relazioni internazionali, 71/S scienze delle pubbliche amministrazioni, 64/S scienze dell’economia, 84/S scienze economico-aziendali, 89/S sociologia, 57/S programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, 94/S storia contemporanea, 99/S studi europei. Sono, altresì, ammessi i diplomi di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, scienze dell’amministrazione, economia e commercio, economia politica, economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali, sociologia, storia, nonché altre lauree equipollenti rilasciate da università o istituti di istruzione universitaria equiparati secondo l’ordinamento didattico vigente prima del suo adeguamento previsto dall’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127.
Titoli di studio richiesti

Prove d'esame

Prova preselettiva 1. L’ammissione dei candidati alle prove scritte è subordinata allo svolgimento di una prova preselettiva che potrà essere effettuata ricorrendo, ove necessario, a selezioni decentrate per circoscrizioni territoriali. 2. La prova preselettiva consiste nella risoluzione di quesiti a risposta multipla relativi ad argomenti che potranno essere scelti tra le seguenti discipline: diritto costituzionale; diritto amministrativo; diritto civile; diritto comunitario; economia politica; storia contemporanea. 3. Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da almeno quattro risposte, delle quali solo una è esatta. 4. I quesiti sono suddivisi per materia e per grado di difficoltà, in relazione alla natura della domanda che può essere facile, di media difficoltà e difficile. 5. La graduazione dei quesiti ed il raggruppamento per materia mirano a garantire che a ciascun candidato venga assegnato un numero di domande di pari difficoltà.
1. Le prove scritte consistono: a) nello svolgimento di tre elaborati, rispettivamente, su diritto amministrativo e/o diritto costituzionale; diritto civile; storia contemporanea e della pubblica amministrazione italiana; b)nella risoluzione di un caso in ambito giuridico-amministrativo o gestionaleorganizzativo, al fine di verificare l’attitudine del candidato all’analisi ed alla soluzione di problemi inerenti alle funzioni dirigenziali; c) nella traduzione, con l’uso del vocabolario, di un testo o nella risposta ad un quesito nella lingua inglese o francese scelta dal candidato. 2. La durata delle prove scritte è stabilita in otto ore per quelle di cui alla lettera a), in sette ore per quella di cui alla lettera b) ed in quattro ore per quella di cui alla lettera c).

Dove va spedita la domanda

via telematica accedendo all'apposita procedura informatizzata all'indirizzo internet https://concorsiciv.interno.gov.it mediante l'utilizzo delle credenziali del Sistema pubblico di identita' digitale (SPID).

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