Prova di inglese


La prova di inglese nei concorsi pubblici
Con la modifica all’art. 37 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 l’inglese è entrato di diritto tra le lingue obbligatorie in un concorso pubblico, tanto che il bando lo indica fra i requisiti di accesso.  Domande di inglese sono previste nei test preselettivi e nelle prove d’esame. Durante la prova orale il candidato sarà sottoposto ad un colloquio in inglese per valutare il suo livello di conoscenza. E questo determinerà il voto finale. 

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È sempre il bando a far fede e consigliamo di averne una copia da consultare qualora ci fossero dei dubbi, perché non tutti i concorsi sono uguali anche se si trattasse dello stesso lavoro. In alcuni bandi oltre all’inglese la scelta può ricadere su altre lingue come il francese, il tedesco o lo spagnolo. I principi di questa mini guida restano gli stessi per tutte le lingue a concorso.

Il livello di inglese richiesto
I bandi non indicano con precisione qual è il livello di inglese minimo che un candidato deve possedere per partecipare ad un concorso, limitandosi perlopiù a scrivere che occorre conoscere l’inglese. E questo crea notevoli dibattitti e discussioni. Cerchiamo di chiarire come stanno le cose. 

Di norma si richiede una conoscenza intermedia  per quei ruoli che non hanno incarichi direttivi o di responsabilità. Oppure una conoscenza base per quei lavori dove l’attività da svolgere è più operativa che di concetto. Per incarichi di alta dirigenza che comprendono spesso viaggi all’estero il livello di inglese sarà più avanzato. 

In linea di principio ci si rifà al QCER, Quadro europeo di riferimento per le lingue straniere, messo a punto dal Consiglio d’Europa, che prevede sei livelli di conoscenza per tre fasce di competenza:  base, intermedio e avanzato. Questa è la tabella QCER in sintesi:

A-ELEMENTARE

  • A1 (contatto: frasi e domande semplici, linguaggio lento e poco forbito)
  • A2 (sopravvivenza: descrizioni più dettagliate, ma sempre relative ad argomenti semplici)

B-INTERMEDIO

  • B1 (soglia: comprende i punti essenziali di una frase ed è capace di rispondere con testi semplici e concisi) 
  • B2 (progresso: il candidato parla e risponde con più facilità e usa molte parole)

C-AVANZATO

  • C1 (efficacia: comprende testi complessi e lunghi e costruisce frasi chiare e dettagliate)
  • C2 (padronanza: comprende e risponde perfettamente in inglese su tutti gli argomenti) 

Diciamo che il livello di inglese richiesto ad un concorso pubblico di categoria C/D, ad esempio, parte dal livello intermedio B per poi salire man mano. Questo livello può essere certificato da un ente accreditato dal Miur, che rilascia apposito titolo, oppure ci sono online quiz che forniscono un buon dato di paragone. In sede di prova d’esame sarà la commissione a valutare la conoscenza dell’inglese e di solito ha come base di riferimento la tabella QCER .

Attualmente non è obbligatorio avere un titolo certificato di conoscenza dell’inglese per partecipare ai concorsi, questo non esclude che alcuni bandi lo possano inserire fra i requisiti essenziali o che in un futuro la normativa possa cambiare. 

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