Ministero della Giustizia, 310 magistrato ordinario

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Concorso, per esami, a trecentodieci posti di magistrato ordinario, indetto con decreto ministeriale 29 ottobre 2019

Scheda

Occupazione
Località
Posti
310
Scadenza
Scaduto
Tipo

Bando e allegati

Art. 1



Posti messi a concorso


E' indetto un concorso, per esami, a trecentodieci posti di
magistrato ordinario.
Art. 2



Requisiti per l'ammissione al concorso


Per essere ammesso al concorso e' necessario che l'aspirante:


  • a. sia cittadino italiano;

  • b. abbia l'esercizio dei diritti civili;

  • c. sia di condotta incensurabile;

  • d. sia fisicamente idoneo all'impiego a cui aspira;

  • e. sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva
    al quale sia stato eventualmente chiamato;

  • f. non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo nel
    concorso per esami alla data di scadenza del termine per la
    presentazione della domanda;

  • g. rientri, senza possibilita' di cumulare le anzianita' di
    servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle
    seguenti categorie:

    • 1) magistrati amministrativi e contabili;

    • 2) procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni
      disciplinari;

    • 3) dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o
      appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all'area C, gia'
      prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto
      ministeri, con almeno cinque anni di anzianita' nella qualifica, che
      hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il
      quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in
      giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea,
      al termine di un corso universitario di durata non inferiore a
      quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

    • 4) appartenenti al personale universitario di ruolo docente
      di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in
      giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

    • 5) dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla
      ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti
      pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno
      costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale
      era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza
      conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di
      un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con
      almeno cinque anni di anzianita' nella qualifica o, comunque, nelle
      predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

    • 6) abilitati all'esercizio della professione forense e, se
      iscritti all'albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni
      disciplinari;

    • 7) coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato
      onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice
      procuratore onorario, giudice onorario aggregato, giudice ausiliario
      di corte di appello) per almeno sei anni senza demerito, senza essere
      stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

    • 8) laureati in possesso del diploma di laurea in
      giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea,
      al termine di un corso universitario di durata non inferiore a
      quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di
      specializzazione per le professioni legali previste dall'art. 16 del
      decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche;

    • 9) laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza,
      al termine di un corso universitario di durata non inferiore a
      quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno
      conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;

    • 10) laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza
      a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro
      anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito
      il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al
      termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni
      presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente
      della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162
      ;

    • 11) laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza
      a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e
      che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici
      giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto
      mesi presso l'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 73 del
      decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, nel testo vigente a seguito
      dell'entrata in vigore del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,
      convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114;

  • h. Sia in regola con il pagamento del diritto di segreteria; a
    tal fine il candidato deve indicare in domanda l'avvenuto versamento
    in conto entrata del bilancio dello Stato della somma di euro 50,00,
    quale contributo per la copertura delle spese della procedura
    concorsuale, ai sensi dell'art. 3, comma 4-bis, del decreto
    legislativo 5 aprile 2006, n. 160
    . Il versamento potra' essere
    effettuato, specificando la causale «concorso magistratura ordinaria
    anno 2019», mediante bonifico bancario o postale sul conto corrente
    con codice IBAN IT 62O 07601 14500001020172217, intestato alla
    Tesoreria dello Stato, capo XI, capitolo 2413, art. 17, oppure
    mediante bollettino postale sul conto corrente postale n. 1020172217,
    intestato alla Tesoreria dello Stato, capo XI, capitolo 2413, art.
    17, oppure mediante versamento in conto entrate tesoro, capo XI,
    capitolo 2413, art. 17, presso una qualsiasi Tesoreria dello Stato.
    Il candidato deve, inoltre, indicare gli estremi identificativi del
    versamento. Il contributo non e' rimborsabile. La ricevuta del
    versamento dovra' essere allegata alla domanda di partecipazione;

  • i. sia in possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi
    vigenti.

Tutti i requisiti devono essere posseduti entro il termine di
trenta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente
decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».

Requisiti e titoli di studio

diploma di laurea in giurisprudenza
Titoli di studio richiesti

Prove d'esame

L'esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale.
La prova scritta consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti su:
a. diritto civile;
b. diritto penale;
c. diritto amministrativo.
Per lo svolgimento di ciascun elaborato teorico i candidati hanno a disposizione otto ore dalla dettatura della traccia.
La prova orale verte su:
a. diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
b. procedura civile;
c. diritto penale;
d. procedura penale;
e. diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
f. diritto commerciale e fallimentare;
g. diritto del lavoro e della previdenza sociale;
h. diritto comunitario;
i. diritto internazionale pubblico e privato;
l. elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
m. colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Le prove si svolgono secondo le procedure previste dall'art. 8 del regio decreto 15 ottobre 1925, n. 1860, e successive modifiche, e dall'art. 3 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160.

Dove va spedita la domanda

via telematica www.giustizia.it, alla voce strumenti/concorsi, esami,
assunzioni, per registrarsi.
Per effettuare la registrazione, occorre inserire: codice fiscale; posta elettronica nominativa; codice di sicurezza (password).

Contatta l'ente

Per problemi tecnici, inerenti alla procedura informatica, scrivere a supportotecnicoutenti.siticoncorsiesami@giustizia.it specificando la procedura concorsuale, il proprio codice fiscale ed i recapiti telefonici.

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