Guardia di Finanza 01

Pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 14 tenenti in servizio permanente effettivo del ruolo tecnico-logistico-amministrativo del Corpo della Guardia di finanza, per l’anno 2013 - Scadenza del bando 12 agosto 2013
Domande 30
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Elenco domande

  1. Leggere attentamente il seguente brano. Per Bill Tenney, la forza contava più della virtù, e Bill Tenney era forte. Non aveva mai cacciato bis onti; né aveva provato a sparare alle antilopi; e n on si era mai trovato a faccia a faccia con indiani sul piede di guerra. Qu indi non poteva essere definito un pioniere perfett o; ma dei fucili che avevano lasciato il Kentucky i l suo era il migliore, ed egli si trovava a suo agio in qualsiasi rissa, spec ie se spuntavano i coltelli. Il suo aspetto ricordava quello di un lupo: fianchi magri, spalle larghe e un poco curve, testa grossa con un muso lungo e stretto. Dietro le labbra sott ili gli si potevano quasi contare i denti, e le guance incavate non lasciavan o immaginare per niente la forza che si nascondeva in quel corpo. Anche l'indole era quella di un lupo . Sapeva stare a lungo nell'ombra ad aspettare l'occasione più propizia; m a quando il colpo arrivava, non era facile da dimen ticare. (da: "Il cavallo bianco” di Max Brand, Longanesi & C., Milano, 1975) Perché l'autore del brano paragona Bill Tenney a un lupo?
  2. Secondo quanto riportato nel brano, Bill Tenney:
  3. Verosimilmente il brano è tratto da:
  4. Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal brano?
  5. Verosimilmente il brano è ambientato in:
  6. Leggere attentamente il seguente brano. Quando, 121 anni fa, fu designata parco nazionale, l'area di oltre tremila chilometri quadrati delle c ontee californiane Tuolumne, Mariposa e Madera che in tutto il mondo conoscono oggi come Yosemite Park, divenne, almeno così sembrava stabilito, naturalisticamente intocca bile per sempre. Dopo che il presidente Grant creò, nel 1872, il pri mo parco nazionale degli Stati Uniti a Yellowstone, Yosemite fu individuata come un'altra zona da pres ervare, 18 anni dopo, proprio per le magnifiche viste da parete a parete che erano consentite dalla presenza di prati tra le montagne. Le sue 1500 specie di piante, dalle giga ntesche sequoie in giù, si sono da allora impegnate a competere per gli occhi e le fotografie dei turisti con la geologia spettac olare emersa dai 1200 metri di ghiacciaio che si er a formato un milione di anni fa nella Yosemite Valley. Nel parco vi sono ci rca mille sequoie giganti: la località di maggior i nteresse è Mariposa Grove dove cresce Grizzly giant , la più grande sequoia, di oltre 1600 anni. Ora la lotta tra gli alberi ver di che crescono e si moltiplicano e le pareti delle montagna, maestose e immutabili, si è fatta più as pra. Un secolo di protezione e le tecniche di manutenzione che hanno azzerato gli incendi, hanno permesso a pini e querce di conquist are terreno e crescere in altezza, rubando la vista delle cime dai sentieri aperti ai visitatori. Per restituire la piena visibilità delle pareti di El Capitan (roccia alta 900 metri sacra ai nativi a mericani e oggi meta di scalatori e di appassionati di lancio con la corda elastica) e delle cascate (che raggiungono i 770 metri e il c ui maggior salto d'acqua arriva a 440 metri), le au torità del parco hanno deciso di sacrificare divers e migliaia di piante divenute troppo invadenti. Le vittime saranno selez ionate tra i pini ponderosi o gialli, che misurano fino a 55 metri d'altezza, e tra i cedri-incenso, a lti solo 45 metri ma più grossi. Saranno invece risparmiati gli esemplari pi ù ecologicamente delicati e a rischio, come la quer cia nera della California, i pini dalla corteccia b ianca e il sugar pine che arriva a 60 metri d'altezza e vive fino a 500 anni. In ogni caso nessun albero che ha più di 130 anni di vita rischia d'essere abbattuto. (da "La Stampa") Il Yosemite park:
  7. In base al testo, quale tra le seguenti affermazioni NON è vera?
  8. Mariposa Grove:
  9. Quale delle seguenti informazioni NON è deducibile dal testo?
  10. Verranno tagliati:
  11. Leggere attentamente il seguente brano. Tuttavia le riflessioni di Oliver, come quelle dell a grande maggioranza delle persone, sebbene estrema mente pronte e attive nel porre in risalto le diffi coltà, erano assolutamente incapaci di suggerire un modo qualsiasi per smontar le; e così, dopo aver riflettuto a lungo senza alcu n risultato, il bimbetto si passò il fagottino sull 'altra spalla e ricominciò ad arrancare. Oliver percorse a piedi, quel giorno, trentadue chi lometri; e per l'intera giornata non mandò giù altr o che una crosta di pane e alcune sorsate d'acqua, mendicate alla porta delle case lungo la strada. Quando la notte discese, entr ò in un prato e strisciò sotto un covone di fieno, deciso a riposarsi lì fino alla mattina dopo. A tut ta prima ebbe paura, poiché il vento ululava lugubremente nei campi deserti; inolt re aveva freddo e fame e si sentiva più solo di qua nto gli fosse mai accaduto. Tuttavia, essendo sfini to a furia di camminare, ben presto si addormentò e dimenticò, così, tutti i suoi guai. (da: "Le avventure di Oliver Twist” di C. Dickens, Oscar Mondadori) Oliver si addormenta:
  12. Le riflessioni di Oliver sono:
  13. Nel primo paragrafo, “bimbetto” è:
  14. Nell’ultimo paragrafo del brano, “essendo sfinito” è:
  15. Un "covone" è:
  16. Leggere attentamente il seguente brano. Il 13 febbraio 1957 la pubblicità debutta in TV. Pe r la prima volta sullo schermo della Rai, dopo il t elegiornale, appare Carosello. Unico al mondo nel s uo genere, è ideato come varietà e composto di quattro brevi sketch, ciascun o con un finalino dedicato al prodotto. Per anni fu un appuntamento di grande richiamo per tutti gli i taliani, soprattutto per i più piccini, che accettavano di buon grado una spec ie di patto con i genitori: «... e dopo Carosello tutti a nanna». Questa piacevole abitudine si protra sse fino al 1977 quando, in un'Italia che cambiava, si decise di mandare in pen sione l'amato siparietto. Con Carosello le aziende si resero conto che ogni telespettatore diventava u n potenziale consumatore da attirare e da conquistare e, per questo motivo, decisero di investire centinaia di milioni di lire. Quasi subito la trasmissione divenne un palcosceni co per tutti gli attori più famosi, che legarono indissolubilmente il loro volt o ai prodotti reclamizzati. Tuttavia, l'esiguità degli spazi televisivi a dispo sizione della pubblicità da un lato e l'aumento del le ditte inserzioniste dall'altro finirono con il d ecretare la morte di Carosello e la sua sostituzione con gli spot. Lo spot è un brev e filmato della durata di 30-60 secondi che reclami zza un solo prodotto. Esso viene proposto con insistenza e interrompe fre quentemente ogni tipo di trasmissione, dai film agl i show, dalle telecronache sportive ai dibattiti po litici. Da allora una valanga di spot si è abbattuta sui telespettatori, che hanno visto le loro serate televisive trasforma rsi in un vero e proprio stillicidio di consigli pe r gli acquisti, suggerimenti commerciali, vetrine degli affari. In realtà l'intr oduzione dello «spot selvaggio» è stata in gran par te determinata dall'avvento delle televisioni comme rciali che affidano la loro sopravvivenza esclusivamente agli introiti pubblici tari, non potendo contare, come la Rai, su un canon e di abbonamento. Queste televisioni, per dare spaz io agli spot della grande massa degli inserzionisti, sono costrette a interrompere spesso, e sul più bello, le loro trasm issioni, che diventano così lunghissime ed estremam ente frammentate, incrementando sempre più il business pubblicitario. (Archivio Selexi) In quale anno la pubblicità appare in televisione?
  17. Il programma Carosello era:
  18. Grazie a Carosello, le aziende acquisiscono la consapevolezza che:
  19. Quasi subito a Carosello lavorarono:
  20. Con il passare del tempo, Carosello venne sostituito dagli spot a causa:
  21. Leggere attentamente il seguente brano. Con molta prudenza, ricordando la mia precedente ca duta, cominciai a invertire la direzione della macc hina; le lancette girarono sempre più adagio, fino a che quella delle migliaia mi parve immobile e quella che segnava i g iorni rallentò la sua corsa e divenne visibile. A u n certo punto riuscii a scorgere i contorni di una spiaggia desolata. Mi fermai con molta delicatezza e, seduto sulla Mac china del Tempo, mi guardai attorno. Il cielo non e ra più azzurro, anzi verso nord-est era nero come l ’inchiostro, e su di esso spiccavano luminose e ferme le stelle chiariss ime; in alto si tingeva di un rosso cupo senz’ombra di stelle, mentre a sud-est il colore si mutava in un lucente scarlatto là dove, sulla linea dell’orizzonte, spiccava rosea e immobile la grande sfera del sole. [1] Anche gli sc ogli attorno a me erano rossicci, e l’unica traccia di vita che potei a tutta prima scorgere era data dal verde intenso della veg etazione che copriva ogni punto sporgente di queste rocce sul lato esposto a sud-est. Era lo stesso ve rde intenso del muschio dei boschi o del lichene delle grotte: piante che c rescono, come queste, in una perpetua mezza luce. La macchina si trovava su una spiaggia in pendenza. Il mare si stendeva verso sud-est, per poi solleva rsi, nella linea luminosa dell’orizzonte, contro un cielo incolore. La distesa d’acqua, senz’onde per la mancanza del minimo alito di vento, si sollevava leggermente in un gonfiore oleoso, poi si stendeva di nuovo con un breve sussu rro: il mare eterno viveva e si muoveva ancora. Lungo il margine dove t alvolta l’acqua si frangeva, si era formata una spe ssa incrostazione di sale, rosea sotto il cielo liv ido. Avvertivo un senso di oppressione alla testa, e il respiro mi era venuto assai frequente. Ricordai la mia unica esperienza i n fatto di alpinismo, e ne dedussi che l’aria dovev a essere molto più rarefatta di quanto lo sia adesso. (da: H. G. Wells, “La macchina del tempo”, Rizzoli) La caduta del protagonista del brano:
  22. La Macchina del Tempo:
  23. Il cielo:
  24. La spiaggia in cui si trovava la macchina:
  25. Nel periodo contrassegnato da [1], “dal verde inten so” è un complemento di:
  26. Leggere attentamente il seguente brano [1] Dice un buon dizionario «idea: motivo di fondo, contenuto razionale, culturale o fantastico, che c aratterizza un'epoca, uno scritto o simili». [2] È estremamente difficile dire come nasce l'idea di un film, come si fa a farla nascere. C'è o non c'è, forse c'è ma si nasconde, si fa cercare. Forse è qui, sotto i nostri occhi, e non ce ne accorgiamo. O, come sostiene qualcuno, le idee galleggiano in aria, e c'è chi arriva prima d i un altro, e coglie la «sua». Come avere un'idea n on si insegna, essa sfugge alle regole e agli schemi anche se, una volt a definita, può essere soggetta a manipolazioni e a ppiattimenti. [3] L'idea è una parola astratta, ma ci vuole un'id ea per far germogliare un progetto concreto che met te in movimento una produzione con tutti i suoi add etti. A volte scaturisce dall'associazione di più idee o dal loro dissidio, da qualcosa che abbiamo letto, visto o udito. Le id ee per un film non circolano vestite da idee per un film, riconoscibili. Spesso sono all'interno di un agglomerato di idee o fatti che vanno sbucciati fino ad arrivare al nocciolo ch e ci occorre e che cerchiamo. [4] Si comincia parlando. Parliamo, parliamo, dicia mo cose. Parliamo perché non dobbiamo essere soli c on noi, davanti a noi stessi. scioriniamo, affastel liamo, mettiamo a confronto. Certo, capita anche che arrivi uno che d ice «Io avrei un'idea». Bene, che la dica (saper as coltare talvolta è - si sa - più difficile che parl are). Ascoltiamola e mettiamola con le altre, poi si vedrà. Nulla è più pericoloso, diceva Alain Emile-Auguste Chartier (fi losofo e saggista francese), di un'idea quando è l' unica che abbiamo. (da: "Scriviamo un film” di Age, Net) Secondo quanto riportato nel brano, l'idea per un film:
  27. Secondo quanto riportato nel brano, un'idea:
  28. Cos'è importante fare secondo l'autore del brano perché nasca un'idea?
  29. Il brano è verosimilmente tratto da:
  30. In che senso è usato il termine "germogliare" (3° capoverso)?
Fonte
Concorso pubblico per 14 tenenti in servizio permanente effettivo del ruolo tecnico-logistico-amministrativo del Corpo della Guardia di finanza, per l’anno 2013
Difficoltà
medio