Comprensione di testi 2°- (14 brani) 70 domande

Comprensione di testi 2°- (14 brani) 70 domande

Domande 70
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Elenco domande

  1. Leggere attentamente il seguente brano. Sin dal 1917, gli aerei furono impiegati sempre più spesso in appoggio all’azione dei carri, che costituivano una risposta diretta al blocco strategico del fronte occidentale. Churchill affidò alla marina britannica il compito di elaborare i primi progetti, quindi di assemblare i prototipi per poi avviare la fabbricazione dei modelli sperimentali di carro. Nell’aprile 1916 si diede inizio alla produzione dei primi Mark I con un’operazione chiamata Water Tanks, il cui nome in codice fu poi utilizzato per indicare appunto questa nuova arma. I Mark I furono utilizzati per la prima volta nella battaglia della Somme, il 15 settembre 1916. Tutti i carri pesanti britannici saranno versioni modificate di questo primo modello. Anche la ricerca francese fu in tal modo incentivata: i primi collaudi sperimentali condotti dal colonnello Estienne furono applicati nel 1916, portando alla realizzazione di modelli dotati di cannoni da 75 mm; questi carri erano usati come artiglieria mobile (da cui il nome di "artiglieria d’assalto") e furono schierati per la prima volta a Nivelle nel 1917. I carri pesanti presentavano una sorprendente analogia con le navi da guerra, soprattutto i blindati britannici, la cui costruzione fu studiata dai servizi tecnici della Royal Navy. Perfino il progetto dei Mark derivò da questa concezione navale: gli addetti formavano equipaggi, i mezzi erano dotati di torrette e di uno scafo, e i Mark I disponevano perfino di un timone nella parte posteriore. La forma a losanga dei Mark, ideata allo scopo di rendere più agevole il superamento degli ostacoli, accentuava ulteriormente quest’immagine di "corazzate terrestri". I tedeschi, invece, cominciarono a utilizzare i carri molto più tardi. Dopo aver sventato l’attacco nel novembre 1917, si convinsero che le migliori armi contro i blindati erano "nervi saldi, disciplina, e intrepidezza". Dunque i tedeschi misero a punto una serie di efficaci tattiche difensive: punti d’appoggio con uno o due cannoni da campagna, fossati, grandi doline mimetizzate, campi minati costituiti di bombe di mortaio interrate, fucili anticarro. L’A7V Panzerkampfwagen fu perciò l’unico carro armato prodotto in Germania. Era il modello più pesante costruito durante la guerra e tuttavia il più veloce, il meglio armato ma anche il più voluminoso, il che lo rendeva un bersaglio facile. Nel 1918 i tedeschi ne produssero un numero assai limitato e, malgrado il contributo dei carri britannici catturati in combattimento, il ruolo in battaglia di questi mezzi rimase molto marginale. (Archivio Selexi) Secondo quanto riportato dal brano, l'"artiglieria d'assalto" fu:
  2. Stando a quanto affermato nel brano, cosa s'intende con il termine Water Tanks?
  3. Per quale ragione i Mark vengono definiti "corazzate terrestri"?
  4. Come riuscirono i tedeschi a fronteggiare i carri armati britannici?
  5. L'A7V Panzerkampfwagen fu:
  6. Leggere attentamente il seguente brano. Per i creatori di miti tutti gli aspetti della natura erano essenzialmente umani per la loro imprevedibilità. Per maestosi e possenti che fossero le personificazioni, per sovrumani che apparissero i poteri di Giove o di Ishtar o di Iside o di Marduk o di Odino, queste divinità erano anche, proprio come i semplici esseri umani, [1] frivole, capricciose, emotive, capaci di comportamenti violenti per motivi di poco conto, sensibili alle lusinghe come bambini. Fintantoché l'universo era controllato da tali divinità arbitrarie e imprevedibili, non vi era alcuna speranza di poterlo comprendere, ma solo una vaga speranza di poterselo rendere amico. Invece, secondo il nuovo modo di vedere dei pensatori greci di un'epoca più tarda, l'universo era una macchina governata da leggi inflessibili. (da: Isaac Asimov, "Il libro di fisica") Secondo quanto si può dedurre dal brano, chi era Marduk?
  7. Qual è una caratteristica, secondo l'autore, che si adatta alla personalità di divinità come Giove o Ishtar?
  8. Un sinonimo del termine "frivole", presente all'interno del brano e contrassegnato da [1], può essere:
  9. Non si riteneva possibile comprendere le leggi che governavano il mondo, all'epoca dei miti perché:
  10. Secondo i pensatori greci di un'epoca più tarda:
  11. Leggere attentamente il seguente brano. Il sistema assistenziale a Ginevra subiva un’espansione impressionante. Il sacro compito di occuparsi dei poveri venne affidato ai diaconi in veste di dipendenti pubblici. [1] La cura degli orfani e degli altri indigenti, la distribuzione di pane ai capifamiglia poveri e altre attività caritatevoli furono centralizzate in un nuovo Ospedale Generale, fondato dai protestanti locali prima dell’arrivo di Calvino nel 1535 e da lui successivamente appoggiato. Fondi speciali vennero poi istituiti per l’accoglienza dei rifugiati dalla Francia e dall’Italia. [2] I residenti della città riformata, i nuovi arrivati come quelli di antica data, sostennero queste istituzioni con generose offerte. Lo stesso Calvino ammonì i ricchi donatori a non tentare di dominare i poveri che beneficiavano dei loro doni. Il nuovo ethos calvinista tentò di contenere le forme particolaristiche di reciprocità nel dono – dove la probabilità di un obbligo immediato era maggiore – e di incoraggiare invece le forme più generali che coinvolgevano l’intera comunità. (Da: Natalie Zemon Davis, "Il dono. Vita familiare e relazioni pubbliche nella Francia del Cinquecento", Feltrinelli, Milano) Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal testo?
  12. Qual è il significato del termine "Indigenti", paragrafo [1]?
  13. Lo scopo di Calvino era:
  14. Per "città riformata", paragrafo [2], si intende:
  15. Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?
  16. Leggere attentamente il seguente brano. Non ho mai compreso appieno tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato la mia infanzia. Ho letto la storia. Ho cercato di capire la psicologia dei gruppi, dei torturatori e dei torturati. La mia mente ha assorbito una buona fetta di quello che ho letto, ma c’è una parte di me riservata al dolore. Un inaccessibile angolo di dolore che mi accompagna sempre. Oggi ci sono delle etichette per la gente come me. Siamo i "Sopravvissuti all’Olocausto", e abbiamo una serie ben nota di problemi che sono stati tracciati su grafici e dati in pasto ai computer. Anche tuo padre, caro Edoardo, porta su di sé delle cicatrici altrettanto documentate dagli studiosi in quanto "Figlio di un Sopravvissuto", e a quanto pare questa non è una delle cose migliori che ti possano succedere. Forse tu sarai il primo tra noi a poterti liberare di questo influsso malefico. (Da: Monika Diana Sears, "La bambina sotto il tavolo", Aliberti editore, Reggio Emilia, 2007, p. 16-17) Secondo quanto riportato nel brano, Edoardo è:
  17. Qual è l'evento fondamentale del passato dell'autrice del brano?
  18. Quanti complementi si trovano nella frase "Non ho mai compreso appieno tutti gli avvenimenti che hanno caratterizzato la mia infanzia"?
  19. Chi è l'interlocutore dell'autrice del brano?
  20. Quale tra le alternative proposte può esprimere il sentimento della protagonista?
  21. Leggere attentamente il seguente brano. Ci pensano in pochi. Soprattutto ci pensano poco i golfisti. Ma le palline da golf, con un'anima interamente non riciclabile, inquinano o comunque spingono a inquinare. Le palline attuali, infatti, hanno alte prestazioni grazie soprattutto al loro nucleo interno. Diverse le strutture (un pezzo o due pezzi) secondo le marche e il tipo di palla. Ma identico l'impatto ecologico: proprio il materiale interno, ovvero l'80% della palla, non è riciclabile. Si può riutilizzare soltanto la parte esterna. Una palla vecchia, in pratica, viene semplicemente buttata. Ora un'azienda thailandese lancia una nuova palla da golf con materiali che definisce ecocompatibili. In pratica: il nucleo centrale è realizzato in termoplastica e può essere riciclato per creare nuove palline. Il tutto, assicura chi ha studiato la nuova palla, senza perdere nulla in prestazioni. I dati certificati dalla US Golf Association dicono che quanto a "lunghezza" la nuova palla è a livello delle migliori sul mercato. (Archivio Selexi) Secondo quanto riportato nel brano, le palline in uso attualmente dai golfisti:
  22. Secondo quanto riportato nel brano, la US Golf Association ha dichiarato che le performance delle palline ecologiche sono:
  23. Secondo quanto riportato nel brano, NON è riciclabile:
  24. Secondo quanto riportato nel brano, chi NON si preoccupa dell'inquinamento prodotto dalle palline?
  25. Secondo quanto riportato nel brano, un'azienda thailandese ha prodotto palline da golf di nuova generazione:
  26. Leggere attentamente il seguente brano. Abituati a subire negli ultimi tempi lo shopping in casa da parte di aziende e istituzioni cinesi, per gli americani sembra scoccata l'ora del contrattacco. O almeno si può interpretare così la notizia che la Coca Cola, forse il marchio più diffuso a livello planetario, ha offerto ben 2,4 miliardi di dollari per acquistare il grande produttore cinese di succhi di frutta China Huiyuan Juice Group. Se andrà in porto, l'acquisizione sarà la seconda più grande della storia del colosso americano. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, si tratterà anche dell'acquisizione più rilevante di una società cinese mai effettuata in precedenza da un gruppo straniero. Nel comunicare l'obiettivo dell'azienda, Muhtar Kent, direttore generale di Coca Cola, ha sottolineato che Huiyuan, con sede a Pechino, "è complementare in modo decisivo alle attività di Coca Cola in Cina". La decisione di acquistare ora la società non è inoltre casuale: per il gigante Usa delle bevande analcoliche questo è infatti il momento più propizio, se si considera il balzo di visibilità che ha guadagnato con le Olimpiadi di Pechino, di cui è stato uno dei principali sponsor. (da: "l'Unità") L'acquisizione di cui parla il brano:
  27. Secondo quanto riportato nel brano, quale delle seguenti affermazioni NON è corretta?
  28. Secondo quanto riportato nel brano, chi è Muhtar Kent?
  29. Secondo quanto riportato nel brano, la China Huiyuan Juice Group:
  30. Secondo quanto riportato nel brano, l'America:
  31. Leggere attentamente il seguente brano. Il mondo greco-romano era un mondo di città, e queste città declinano tra il III e il IV secolo. Molte città medievali sussistono e si sviluppano sul sito delle città romane e conservano i monumenti antichi, ma allo stato di rovine, i cui materiali vengono riutilizzati in nuove costruzioni. La città medievale è tuttavia profondamente diversa dalla città antica. Essa non è tanto un centro militare, politico e amministrativo, quanto un centro economico e culturale. Tra il X e il XV secolo ha luogo una forte espansione del mondo urbano. Essa è favorita dalla crescita economica: le eccedenze agricole permettono di nutrire una popolazione di contadini immigrati in aumento; le attività artigianali occupano un numero crescente di uomini e di donne; l’edilizia, e in particolare la costruzione di nuove chiese, talvolta di dimensioni considerevoli (le cattedrali), attira nelle città una più vasta manodopera; il commercio vi ha i suoi nodi di scambio (mercati, fiere, banchi di cambio e di finanziamento degli affari, case commerciali che operano sulle lunghe distanze). La città domina la campagna (che l’approvvigiona), e beneficia dell’intervento di fattori che, dall’esterno del mondo occidentale, stimolano il commercio e l’economia monetaria: ad esempio l’ampliamento, a nord, dei circuiti di scambio a opera dei Vichinghi, oppure la persistente domanda di beni di consumo espressa dalle ricche città musulmane, soddisfatta assai spesso dall’iniziativa dei mercanti europei. La città dà così origine a una nuova società legata alle attività economiche e alle tecniche intellettuali che le accompagnano, tra le quali spiccano il tirocinio, la dottrina e la pratica del diritto. Questi nuovi cittadini cercano di conquistarsi l’autonomia e i privilegi capaci di facilitare le loro attività, e che corrispondono alle loro aspirazioni in materia di promozione sociale e al loro nuovo codice di valori. (da: J. Le Goff, "Il Medioevo. Alle origini dell’identità europea", Laterza) La città medievale si configura come:
  32. Le città medioevali hanno la capacità di attirare una manodopera più vasta per via:
  33. La città medievale viene approvvigionata:
  34. L'ampliamento degli scambi commerciali verso nord avviene grazie:
  35. Tra le attività intellettuali che caratterizzano la società cittadina emerge:
  36. Leggere attentamente il seguente brano. Mentre studiava gli impasti coloristici di Fra Bartolomeo, non sfuggivano allo sguardo di Raffaello i mirabili saggi che l'arte di Fiandra mandava in Toscana, al seguito dei suoi Mercanti. La serie dei ritratti raffaelleschi di questo tempo dimostra, pur nella nuova larghezza di stile, una profonda osservazione di quei valori minimi che solo l'occhio pittorico sa cogliere nelle cose comuni. La Gentildonna, la Gravida, l'Inghirami, nella loro quasi plebea indifferenza alla bellezza ideale, nella solidità del colore, nella finezza dei particolari, nella pacatezza della posa, nella felicità scaltra del taglio, in quella loro inesprimibile trasposizione degli elementi del vero in verità artistica, sono opera di grande pittore e sarebbero bastati ad assicurargli fama anche senza la decorazione delle Stanze Vaticane. In tal caso l'Italia avrebbe potuto vantare il più grande campione della pittura europea del '400; ma non l'incarnazione del pensiero Rinascimentale attraverso la muta eloquenza della pittura. Volle la sorte che, stando ancora a Firenze, Raffaello ricevesse da Atalanta Baglioni l'incarico di dipingere il Trasporto di Cristo, a ricordo ed espiazione della strage di quella famiglia, avvenuta a Perugia. Le dimensioni imposte al quadro obbligarono Raffaello ad accrescere il modulo delle sue figure, mentre il soggetto gli suggeriva una composizione piena di pathos. Non è vero però quel che il Vasari dice: vedersi in questa pittura "il dolore che hanno i più stretti ed amorevoli parenti nel riporre il corpo d'alcuna più cara persona”. Nessun accenno specifico allo strazio dei cuori singoli; ma la prima composizione generica dell'arte sacra italiana; una composizione largamente formale, che desta stupore meglio che compunzione. La ricerca del ritmo, iniziata con la Madonna Canigiani, giunge a soluzione perfetta nell'affrancarsi dell'idea da ogni contingente. Meglio che un'istoria, si direbbe la rappresentazione visibile di una musica solenne e dolorosa. Poco dopo, a San Severo di Perugia, in un ambiente che parrebbe il meno adatto a una pittura monumentale, Raffaello inscena avanti lettera lo stile delle "Stanze". (E. Tea, "Raffaello", ed. La Scuola) Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?
  37. In che modo l'arte di Fiandra ha influenzato Raffaello?
  38. Relativamente alla Madonna Canigiani, si può affermare che:
  39. A giudizio dell'autore del brano, il giudizio del Vasari è sbagliato perché?
  40. Dire che Raffaello inscena "avanti lettera" lo stile delle Stanze significa che:
  41. Leggere attentamente il seguente brano. Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernst Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta, e caricava la cassa su di un camion. Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito. Allora lo inseguì in auto. E il camion fece una lunga strada, fino all’estrema periferia della città, fermandosi sul ciglio di un vallone. Kazirra scese dall’auto e andò a vedere. Lo sconosciuto scaricò la cassa dal camion e, fatti pochi passi, la scaraventò nel botro [fossato]; che era ingombro di migliaia e migliaia di altre casse uguali. Si avvicinò all’uomo e gli chiese: "Ti ho visto portar fuori quella cassa dal mio parco. Cosa c’era dentro? E cosa sono tutte queste casse?". Quello lo guardò e sorrise: "Ne ho ancora sul camion da buttare. Non sai? Sono i giorni". "Che giorni?" "I giorni tuoi." "I miei giorni?" "I tuoi giorni perduti. I giorni che hai perso. Li aspettavi, vero? Sono venuti. Che ne hai fatto? Guardali, intatti, ancora gonfi. E adesso..." Kazirra guardò. Formavano un mucchio immenso. Scese giù per la scarpata e ne aprì uno. C’era dentro una strada d’autunno, e in fondo Graziella la sua fidanzata che se n’andava per sempre. E lui neppure la chiamava. Ne aprì un secondo. C’era una camera d’ospedale, e sul letto suo fratello Giosuè che stava male e lo aspettava. Ma lui era in giro per affari. Ne aprì un terzo. Al cancelletto della vecchia misera casa stava Duk il fedele mastino che lo attendeva da due anni, ridotto pelle e ossa. E lui non si sognava di tornare. Si sentì prendere da una certa cosa qui, alla bocca dello stomaco. Lo scaricatore stava diritto sul ciglio del vallone, immobile come un giustiziere. "Signore!" gridò Kazirra. "Mi ascolti. Lasci che mi porti via almeno questi tre giorni. La supplico. Almeno questi tre. Io sono ricco. Le darò tutto quello che vuole." Lo scaricatore fece un gesto con la destra, come per indicare un punto irraggiungibile, come per dire che era troppo tardi e che nessun rimedio era più possibile. Poi svanì nell’aria, e all’istante scomparve anche il gigantesco cumulo delle casse misteriose. E l’ombra della notte scendeva. (da: D. Buzzati, "180 racconti") Quale sentimento prova Kazirra al termine del racconto?
  42. I tempi e i luoghi della narrazione sono:
  43. Cosa vede rincasando Kazirra?
  44. Cosa contengono le casse che l'uomo getta nel fossato?
  45. A quale genere appartiene questo racconto?
  46. Leggere attentamente il seguente brano. In Iran un comitato parlamentare ha approvato una proposta di legge per consentire agli uomini di prendere una seconda moglie senza l'autorizzazione della prima, come invece prevede il diritto attualmente in vigore. A causa dell'opposizione delle femministe, ci sono voluti anni per far passare questa proposta di "legge per la protezione delle famiglie", soprannominata dagli attivisti "anti-famiglia". Il dibattito è segno delle crescenti tensioni sociali in Iran, dove le autorità se la prendono con coloro che si battono per i diritti delle donne e molte attiviste della campagna "Un milione di firme" sono finite in carcere. Sui media iraniani la controversa proposta di legge è passata sotto silenzio e a rendere nota la notizia, scatenando il putiferio, è stato soltanto il giornale indipendente "Etemad". Questa proposta di legge è un'assurdità in Iran, dove le donne hanno il diritto di voto dal 1963, accedono all'università dal 1934 e rappresentano il 63% delle matricole. (Archivio Selexi) Secondo quanto riportato nel brano, tutte le attiviste della campagna "Un milione di firme":
  47. La proposta di legge di cui parla il brano:
  48. Le donne, in Iran:
  49. L'espressione "legge per la protezione delle famiglie" usata nel brano:
  50. Chi è verosimilmente l'autore del brano?
  51. Leggere attentamente il seguente brano. Talete, il filosofo greco, aveva osservato, verso il 600 avanti Cristo, che una resina fossile che si trovava sulle rive del Baltico, che noi chiamiamo ambra e i greci chiamavano "elektron", acquisiva [1] la capacità di attrarre piume, fili, batuffoli di lanugine, quando veniva strofinata con un pezzo di pelliccia. Fu l'inglese William Gilbert, lo studioso del magnetismo, a proporre per primo di chiamare tale forza attrattiva "elettricità", appunto dal greco "elektron". Egli scoprì che, oltre all'ambra, altri materiali, come il vetro, acquistavano proprietà elettriche se li si strofinava. (da: Isaac Asimov, "Il libro di fisica") Chi fu il primo a proporre l'impiego del termine "elettricità"?
  52. Stando al contenuto del brano, "elektron" è il nome greco:
  53. Qual è un sinonimo del termine "acquisiva", nel paragrafo contrassegnato da [1], all'interno del brano?
  54. Quali materiali, oltre all'ambra, acquistano proprietà elettriche se vengono strofinati?
  55. Che tipologia di materiale è l'ambra?
  56. Leggere attentamente il seguente brano. In realtà però non risulta che Giustiniano fosse un avidissimo scialacquatore né che si abbandonasse personalmente a follie da nababbo; piuttosto è vero che impostò il proprio governo sulla più stretta economia; ad esempio si calcola che le forze armate a sua disposizione non superassero, in tutto l'impero, i 150.000 effettivi, e se mai c'è da stupirsi che con eserciti così modesti, e spesso pagati con ritardo, Belisario, Narsete, e poi Maurizio riuscissero a ottenere tanti notevoli successi. D'altronde anche la politica fiscale di Giustiniano non può ritenersi del tutto infame, benché iugulatoria; vigeva tra l'altro l'amara regola che il contribuente dovesse pagare le tasse "con devozione" in quanto destinate a portare a compimento "la missione affidata da Dio all'imperatore": egli cercò in ogni modo di estirpare la corruzione fra gli esattori. Il fatto è che fallì nell'intento, e la corruzione era ormai una cancrena tale da costituire la causa principale della prossima perdita dell'Asia romana. In ben altre acque navigava Cosroe. Fin dai primissimi anni di regno – portata vigorosamente a termine la completa misurazione delle terre iniziata da Kavadh – stabilì che l'imposta fondiaria non fosse più versata, come avveniva prima, sui raccolti, ma, all'uso romano, in base al catasto: così in tre rete annuali e a data fissa Cosroe poté disporre di un reddito sicuro e costante, che rinsanguò abbondantemente le sue finanze permettendogli di allestire ben quattro eserciti permanenti e di stanziarli, sempre pronti a ogni evenienza, ai quattro punti cardinali. Tali nuove ripartizioni territoriali (Patkos) gli consentirono anzitutto di frazionare il potere militare, finora detenuto da un unico comandante supremo (Eran Spahpat), nonché di apportare consistenti ritocchi agli apparati dell'esercito e del Palazzo. L'esercito aveva la sua punta di diamante, come ai tempi degli Achemenidi, nei "Diecimila Immortali": uno sceltissimo corpo di cavalleria, al quale, in tempo di guerra, si univano altri squadroni di cavalieri costituiti dai nobili di campagna e la sterminata fanteria composta dai loro contadini. (A. Arborio Mella, "L'impero persiano") Dal brano NON si deduce che:
  57. Quale dei seguenti NON era, stando al brano, un problema di Giustiniano?
  58. Cosa significa, nel secondo passaggio del brano, "iugulatoria"?
  59. Quale delle seguenti alternative NON è coerente con ciò che viene detto nel brano?
  60. In base a quanto affermato nel brano, NON si ricava che:
  61. Leggere attentamente il seguente brano. Un romanzo di formazione, "Il perimetro del sole", dell'autrice brianzola Caterina Termine (alla sua seconda prova narrativa), che, con uno stile piano ma accattivante, con una fitta trama di dialoghi, ci racconta una storia bella, che sa di vita vissuta e non di pura finzione letteraria. Un racconto che parla delle scoperte della vita e delle contraddizioni di un'anima, delle angosce dell'età giovanile, dell'eterno principio della conoscenza mediata dall'esperienza e, soprattutto, dalla sofferenza. Un tema serio e importante, ma trattato con vivacità e semplicità, con la consapevolezza di ciò che è il mondo dei giovani, fatto di chiusure e aperture, di confidenze e diffidenze, di sms e email, di ansia di ricerca e di sete – spesso non appagata – di felicità e verità. E poi molti personaggi a fare da contorno e da snodo alla storia, molte vicende vive e realistiche, che sanno di esperienze vissute. (Archivio Selexi) In base a quanto riportato nel brano si può affermare che:
  62. "Il perimetro del sole" è:
  63. Secondo quanto riportato nel brano si può affermare con assoluta certezza che:
  64. Qual è lo stile usato nel romanzo?
  65. Il romanzo di Caterina Termine è definito dall'autore come un romanzo:
  66. Leggere attentamente il seguente brano. Il 12 luglio 1992 il mio periodo di formazione in Giappone subì una svolta. Ero incollato al telefono coi piedi infilati nel minibar – qualunque cosa per un po’ di refrigerio in un’estate rovente – in attesa di una chiamata dello "Yomiuri Shimbun", il più prestigioso quotidiano giapponese. Dovevo trovare un posto da cronista o sarei rimasto disoccupato. Fu una notte lunga, il culmine di un processo durato oltre un anno. Non molto tempo prima sguazzavo nel lusso di chi non ha il problema del futuro. Studiavo alla Sophia University nel centro di Tokyo: preparavo una tesi in letteratura comparata e scrivevo per il giornale studentesco. Insomma, avevo un po’ di esperienza, ma nulla di paragonabile all’inizio di una carriera. Ero un gradino più su di un insegnante d’inglese e godevo di un reddito dignitoso traducendo video di kung fu dall’inglese al giapponese. Inoltre, occasionalmente praticavo massaggi svedesi a facoltose casalinghe giapponesi, perciò guadagnavo abbastanza per le spese quotidiane, ma dipendevo ancora dai miei per il mantenimento agli studi. Non avevo idea di che cosa avrei fatto. Molti dei miei compagni di università avevano già una promessa di lavoro dopo la laurea – una pratica detta naitei, non molto etica, ma usata da tutti. Anch’io avevo ricevuto una promessa analoga, dalla Sony Computer Entertainment, ma sarebbe stata valida soltanto se avessi prolungato di un anno gli studi. Non che volessi davvero quel lavoro, ma dopotutto si trattava della Sony. Sicché, verso la fine del 1991, con pochissimi corsi da seguire e parecchio tempo a disposizione, decisi di buttarmi nello studio del giapponese. Avevo intenzione di sostenere l’esame di comunicazione di massa per laureandi e cercare un posto da cronista, per lavorare e scrivere in giapponese. Mi illudevo che se potevo scrivere per il giornale studentesco, avrei potuto farlo per un giornale nazionale con otto o nove milioni di lettori. In Giappone non si fa carriera nei grandi giornali facendo la gavetta in quelli piccoli della provincia: i quotidiani assumono gran parte dei cronisti direttamente dalle università, ma prima i novellini devono superare un "esame di ingresso" standard – un po’ come nei test di ammissione al college. Funziona così: gli aspiranti cronisti si presentano in un immenso auditorio e trascorrono giornate intere a svolgere test. Se il punteggio è sufficientemente alto, ottieni un colloquio, poi un altro, poi un altro ancora. Se te la cavi bene nei colloqui, ottieni la promessa di un posto di lavoro. (da: J. Adelstein, "Tokio Vice", Einaudi, 2011) Secondo l'autore, il processo di assunzione in un giornale nazionale in Giappone è:
  67. L'autore, per aumentare le proprie possibilità di successo per trovare lavoro come cronista, decide di:
  68. Una volta, terminati gli studi, l'autore:
  69. Con la parola "naitei" viene indicata:
  70. Secondo l'autore, per fare carriera in un giornale nazionale, è necessario:
Fonte
Guardia di Finanza
Difficoltà
medio