Leggere attentamente ciascun brano e rispondere ai quesiti che seguono. I temi e i modi dell'opera di Kafka sono, nel loro fondo, quelli tipici dell'«avanguardia» europea e della «cultura della crisi»: una visione del mondo non naturalistica ma irrazionale e problematica; il senso di un mistero che ci avvolge e contro cui è inutile ribellarsi; un'angoscia esistenziale, che ha certo radici storiche ma che le travalica in una disperazione senza tempo e senza luogo; una lucidissima volontà e capacità di rappresentazione (solo apparentemente «realistica») di un mondo caotico. Un esempio di come Kafka risolva in un'arte tutta personale questa sensibilità e questa poetica comuni è rappresentato dal Processo: l'affascinante, ambigua storia di un uomo, processato da un tribunale ignoto, per una colpa che non è mai precisata, e, alla fine, ucciso da due emissari misteriosi del tribunale. Un romanzo che, come ogni opera di Kafka, rinvia a significati nascosti dietro la «lettera», ma che non li esplicita mai, e appunto per questo è di conturbante ambiguità, leggibile secondo le chiavi più diverse (religiosa, sociale, esistenziale). 1. Dalla lettura del brano si può concludere che Franz Kafka:
dimostra una sensibilità originale rispetto alla corrente letteraria europea denominata «cultura della crisi»
è riuscito ad esplicitare e a rendere razionale l'angoscia esistenziale che avvolge l'uomo
non fu un esponente di quella corrente letteraria europea denominata «cultura della crisi», perché ha trattato tematiche ad essa comuni in modo realistico
ha fatto proprie e sviluppato in modo personale tematiche comuni alla poetica e alla sensibilità della cosiddetta «cultura della crisi»